Apotheke e il mito delle pozioni magiche

Ai tempi dei Romani e dei Greci si trovavano diverse notizie che parlavano di pozioni magiche. Nell’Odissea di Omero si parla di Circe, bellissima maga dai grandi poteri e notevoli conoscenze di erbe e droghe. Aveva solo un piccolo difetto: amava trasformare i suoi nemici in animali. Nell’Odissea si divertì a tramutare i marinai di Ulisse in maiali. Tuttavia Odisseo (Ulisse) avvertito dal dio Hermes venne informato circa l’uso di un’erba “moli” per annullare gli effetti dei veleni di Circe.

In tempi moderni storici specializzati in medicina hanno ribadito che un processo di trasformazione da uomo in maiale non è da prendersi alla lettera, bensì utile per descrivere l’effetto di una miscela di droghe contententi alcaloidi anticolinergici come la belladonna, la datura, la brugmansia, o la famosa mandragora. Queste erbe velenose potrebbero causare allucinazioni estreme, amnesia e delirio. In più la pelle diverrebbe rosea (come quella di un maiale) a causa della cessazione della sudorazione. Non si conosce con certezza la natura di questa erba “moli” che avrebbe potuto agire come antidoto.

Qualcosa di simile accade a Lucio, protagonista del romanzo di Apuleio, “L’asino d’oro”, dove sbircia una strega intenta a preparare una pozione, va a casa, cerca di rifarla…e si trasforma in un asino. In questo caso l’antidoto è uno solo, ma sarà rivelato alla fine del libro.

A tal proposito, rammentiamo un drink storico, l’Apotheke, il cui nome significa farmacia

4/10 Cognac

3/10 Fernet Branca

3/10 Crema di menta verde

Fece comparsa nel ricettario del 1987, ma poi fu tolto dai successivi.

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I cocktail degli anni 80 (codifica IBA 1987-1993)