Il Canchánchara
Due terzi di Rum ed un terzo di succo di limone rappresenta una cura efficace per spegnere la sete dei combattenti cubani contro l’esercito invasore (o coloniale) spagnolo. Utilizzato anche come ottimo antidolorifico per le persone ferite, per questo si può vedere spesso una bottiglia di Canchánchara appesa alla sella di un cavallo del soldato. E’ stato sinonimo di lotta del popolo cubano per la propria indipendenza.
Il Daiquiri
Versione Nr 1
All’inizio del 20 ° secolo, l’ingegnere Pagliuchi visità una miniera di ferro chiamata Daiquiri ad est di Cuba. Ebbe una discussione con l’ingegnere americano Jennings S. Cox circa il lavoro della miniera poiché voleva sfruttare le miniere abbandonate nella zona di Cobre (vicino a Santiago de Cuba).
Alla fine della giornata di lavoro finito Pagliuchi, chiese una bevanda. La leggenda narra che nel magazzino di Cox c’erano solo rum, limoni e zucchero. Mescolarono gli ingredienti in uno shaker con ghiaccio.
“Come si chiama questo cocktail ?” chiese Pagliuchi. «Non ha un nome…rum aspro”, rispose Cox. Pagliuchi replicò che questo nome non si addiceva e lo chiamarono Daiquiri.
Così nacque un grande classico…
Versione Nr 2
Nel 1898 le truppe americane, sotto il comando del generale Shafter, sbarcarono nella regione sud-est dell’area Daiquiri (c’è ancora una spiaggia che porta il nome vicino a Santiago de Cuba) per intervenire nella guerra tra Cuba, Spagna e Stati Uniti. Il generale era grasso. Per lui fu impossibile andare a cavallo, quindi lo trasportarono su un carretto trainato da cavalli.
Oltra a questo, commise anche diversi errori durante le battaglie. Nonostante i suoi difetti, Shafter era un buongustaio incallito. Non impiegò molto a scoprire la bevanda preferita dei patrioti cubani, una miscela di rum, succo di limone e lo zucchero. dopo la degustazione, pare che dichiarò: “Manca un solo ingrediente manca: il ghiaccio”.
La vera origine del Daiquiri può essere attribuita ad una o l’altra di queste leggende. E ‘probabile che ognuna contenga un elemento di verità. Oggi questo cocktail è conosciuto sotto il nome del Daiquiri Natural.
Daiquiri Floridita
Constante ha provato e ha cambiato tre ricette diverse, prima di raggiungere la perfezione con la quarta versione. Lo ha chiamato il Daiquiri Floridita “. Per preparare il suo cocktail, Constante si procurò dagli Stati Uniti una macchina” Flak Mark “, per frantumare il ghiaccio. Costruì una scatola di metallo con il fondo forato con fori, tale da mantenere il ghiaccio tritato in buone condizioni.Ha aggiunto ghiaccio tritato e cinque gocce di Maraschino alle ricette di Pagliuchi. Ha mescolato questi ingredienti in un frullatore elettrico e servito la bevanda ben raffreddata. Tempo di miscelazione e proporzioni, conferiscono al Daiquiri Floridita una sua caratteristica ed un gusto inimitabile.Dall’epoca di Constante e per oltre mezzo secolo, la tradizione è stata mantenuta, passato da Cantineros a Cantineros.
A causa di questa tradizione (o grazie alla bravura dei Cantineros), o per l’atmosfera e la personalità del luogo, i Daiquiris, che sono preparati al Floridita, hanno un gusto unico. Fonte http://www.elfloridita.net/pages/daiquiri.php
Tradotto da Luigi Manzo
Materiale sui cocktail IBA
Il libro è formato da 276 pagine a colori, contiene oltre ad un rapidolo elenco, con foto, delle ricette ufficiali, anche la singola scheda con la storia del cocktail. Costo 19,90 euro.
Clicca qui per vedere la scheda del libro su Sanditlibri
Scarica la preview del libro dedicato ai 77 cocktails IBA
ABSTRACT LIBRO DEI COCKTAIL INTERNAZIONALI IBA
Disponibile anche su Amazon e IBS.
——————————-
Altro testo, che mancava nel panorama editoriale, è quello dedicato ai primi 50 cocktail mondiali. Mancava perché di ricettari se ne trovano, ma questo libro contiene, oltre alle ricette “vintage”, anche la storia dei drink, insieme agli approfondimenti legati ai liquori e distillati. Il libro è edito dalle edizioni Sandit, e si compone di 180 pagine, con immagini e bicchieri dell’epoca, dagli anni Venti agli anni Ottanta. La scheda completa qui.
Scarica la preview del libro dedicato ai 50 cocktails
PREVIEW E IN PRINCIPIO FURONOŠ 50 COCKTAILS IBA di Luigi Manzo
——————————-
Libri sui cocktails, che siano ricettari o saggi, se ne trovano a centinaia, oramai. Quindi perché acquistarne uno nuovo o, forse, l’ennesimo? Semplice: questo testo è completamente diverso. Ci spieghiamo meglio: ci sono sia le ricette (24 celebri drink con la loro storia), sia la spiegazione di come si crea un cocktail. Ma c’è un particolare che lo rende differente: la guida alla degustazione, ossia come assaporare un cocktail sapendo distinguere, in maniera professionale e dettagliata, le caratteristiche e le varie note.
Clicca qui per la scheda completa
Questo libro nasce con l’intento di avere a portata di mano un dizionario completo dedicato ai cocktails e alla miscelazione moderna, con i termini più utilizzati nel settore dei liquori e dei distillati. Infatti, nella selva di informazioni che circolano oramai da anni, mancava proprio un dizionario che racchiudesse i termini più importanti della storia del bere miscelato, in maniera tale che il lettore, sia semplice amatore che il barman o lo studente, possa consultarlo velocemente e trovare molte indicazioni importanti.
Clicca qui per la scheda completa
Il Dizionario degli Alcolici organizza in ordine alfabetico le bevande alcoliche, comprendendo in particolare non solo le categorie, ma anche i marchi, soprattutto quelli italiani. Dai più rinomati, come i tipi di Gin, Vodka e Whisky, sino a prodotti particolari, quali l’Amaro al Porcino o la Guappa, tanto per fare un esempio. Prodotti italiani anche rari da trovare in determinati casi, ma interessanti per gli appassionati e da usare nel mondo della miscelazione. Una guida di 156 pagine (142 di solo dizionario), che raccoglie le storie e le produzioni più curiose da tutto il mondo.