NEW YORK – Nella nuova America terremotata dai dazi anche l’Happy Hour piange. Le previsioni dei barman sono infatti particolarmente fosche perché già prima di annunciare i nuovi tributi, Trump — che è astemio e indulge solo in Diet Coke — lo scorso 13 marzo aveva ipotizzato tasse addirittura al 200% sulle bevande alcoliche prodotte nei paesi dell’Unione europea se questa non avesse cancellato una tassa pianificata sul whisky americano.
La Ue aveva risposto ritardandola fino a metà aprile, ipotizzando l’avvio di negoziati specifici. Ma l’introduzione della gabella al 20 per cento rende ora quella trattativa più complicata. Il consiglio degli esperti è brutale: fate scorta perché pure i decisamente non economici cocktail (il prezzo medio fluttua dai 18 ai 25 dollari) affronteranno un’impennata di prezzi.
L’articolo completo su Repubblica.it (a cura di Anna Lombardi)
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