Parliamo di caffè. Storia, raccolta, preparazione e attrezzature. Tutto per la degustazione di un buon caffè
Mani di migliaia di persone ogni giorno sono occupate nelle varie fasi della lavorazione del caffè e mentre beviamo un espresso al bar, pochissimi conoscono o si chiedono quale sia la strada percorsa da quei chicchi per arrivare nella nostra tazzina. Nel mondo sono circa 25 milioni i “lavoratori del caffè”, da quelli che si sporcano le mani raccogliendo drupe in piantagioni sparse nella lunga zona equatoriale, tipo paesi africani o sud-americani, a quelli che con le mani un po’ più pulite decidono e consigliano se bere taluna o l’altra miscela e, a proposito di quest’ultima, sta di fatto che per il caffè i gusti sono soggettivi, un po’ come per un profumo o un libro da regalare e non bisognerebbe soffermarsi al consumo di massa ma personalizzare il più possibile il proprio gusto e rendere quei piccoli istanti unici. Quindi a questo punto, ad ognuno il suo caffè, facile no?
Edizioni Sandit Libri, 154 pagine.
Il caffezionario. Dai chicchi alle bottiglie. Un viaggio alla scoperta del caffè
Il Caffèzionario è dedicato a quello che da molti è definito “l’oro nero”. Stiamo parlando naturalmente del caffè, delle sue origini e di come sia diventata una delle bevande più consumate al mondo. In Occidente il “merito” va sicuramente all’Impero Ottomano, che dopo la sua sconfitta a Vienna, abbandona i sacchi pieni di caffè che poi vengono recuperati da un frate cappuccino, Marco D’aviano. Da qui leggenda e realtà si confondono, ma sappiamo però che il Settecento è stato molto importante per la sua diffusione: nascono i Caffè storici (i principali italiani sono menzionati nel libro), ma questa scura bevanda la troviamo anche nel cinema, nella letteratura, nella musica e purtroppo nella cronaca nera (il celebre caffè a Sindona). La seconda parte del libro è dedicata alla produzione, comprese le varie preparazioni di caffetteria (dal Bicerin al Macchiatone, passando per il Cappuccino e la Latte Art). Un approfondimento è dedicato anche ai tipi di latte, oltre ad una parentesi sui suoi “parenti”: Tè, Infusi e cioccolata. Ma il mondo è bello e vario, per cui un capitolo è dedicato ai caffè più strambi nel mondo: da quello dell’elefante (scoprirete come) a quello nero come l’inferno perché fatto con…carbone. L’ultima parte, infine, approfondisce i soft drink made in Italy come il BibiCaffè, la Brasilena, sino ai celebri cocktail IBA (Espresso Martini, Velvet Hammer, Black Russian ecc.) ed ai liquori aromatizzati.
Edizioni Sandit Libri, 96 pagine.