La china è un albero che cresce spontaneo sulla Cordigliera delle Ande e di cui si utilizza la corteccia. E’ dotato di eccellenti proprietà febbrifughe, conosciute da moltissimo tempo, ma solo nel 1820 due farmacisti francesi, Pelletier e Caventou isolarono il chinino uno dei primi alcaloidi noti, utilizzato soprattutto per la cura della malaria.
Successivamente fu introdotta e coltivata nelle Indie, a Ceylon e a Java, e fino alla seconda guerra mondiale gli olandesi ne hanno detenuto il monopolio. Oggi è coltivata anche in Africa Centrale e nel Caucaso. In piccole dosi il chinino è un tonico che stimola la resistenza dell’organismo. Ha un sapore decisamente amaro ed entra nella composizione di numerosi aperitivi che si dicono appunto chinati. Uno dei più conosciuti è sicuramente la China Martini. Con la corteccia di china si produce anche il barolo chinato.
