Last Word

22,5 ml Gin
22,5 ml Chartreuse verde
22,5 ml Maraschino
22,5 ml Succo di lime fresco

Shakerare gli ingredienti e servire in una coppetta a cocktail.

 

Origini e curiosità

Il Last Word compare per la prima volta nella sesta codificazione #IBA del 2020.

Si tratta di un cocktail risalente al proibizionismo, a base di gin ed ideato presso il Detroit Athletic Club, un club privato. Si tratta di un cocktail riscoperto solo agli inizi degli anni Duemila (era finito anch’esso nel dimeticatoio).  La prima volta in cui apparve “l’ultima parola” è stato nel libro di #TedSaucier’s del 1951 Bottoms Up!. Saucier scrive che il cocktail fu servito per la prima volta circa 30 anni prima al Detroit Athletic Club e successivamente introdotto a New York da Frank Fogarty. Grazie ad una ricerca negli archivi del Detroit Athletic Club, è uscito fuori che la ricetta era leggermente più vecchia, prima dell’era del proibizionismo di alcuni anni. Infatti si trovava già nel menu del club del 1916 al prezzo di 35 centesimi (circa $ 8,22 nella valuta del 2019), rendendo il cocktail più costoso del club in quel momento.

Bottoms up!
Il testo di Ted Saucier’s

Dopo la seconda guerra mondiale il cocktail fu dimenticato, finchè Murray Stenson lo riscoperse nel 2004. Stenson stava cercando un nuovo cocktail per lo Zig Zag Cafe a Seattle, quando si imbatté in una vecchia copia del 1952 del libro di Saucier’s. Lo propose nel suo Cafè e divenne in poco tempo un drink di culto, e da Seattle e Portland si è poi diffuso nei cocktail bar delle principali città del mondo. Ha anche dato vita a diverse varianti con The Final Ward.

Il 20 maggio 2011 Rachel Maddow, un personaggio televisivo americano, ha mostrato la preparazione del cocktail nel suo spettacolo su MSNBC e l’ha definita “l’ultima parola per la fine del mondo“. Ciò era inteso come un commento ironico sul rapimento e la previsione della fine del mondo del conduttore radiofonico cristiano Harold Camping ed in riferimento al programma di notizie MSBNC The Last Word with Lawrence O’Donnell, che ha ampiamente discusso le previsioni di Camping.

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