50 ml Irish Whiskey
25 ml Vermouth rosso
15 ml Chartreuse verde
2 spruzzate di Angostura bitters
Miscelare in un mixing glass e servire in una coppetta Martini con scorzetta d’arancia.
Il Tipperary lo ritroviamo citato in vecchi ricettari come Recipes for Mixed Drinks (1916) di Hugo Ensslin, ABC of Mixing Drinks (1922) di Harry MacElhone e Savoy Cocktail Book (1930) di Harry Craddock.
Tuttavia non si trova solo nei ricettari in lingua inglese (dove è scontato), ma anche nel celebre Cocktails di Pietro Grandi. Ma prima di arrivare a Grandi, dobbiamo fare un passo indietro…
Nel 1920 comparve in Italia la prima guida dedicata ai barman, da parte di Ferruccio Mazzon[1]; qualche anno dopo viene pubblicato anche questo testo, realizzato appunto dal barman Pietro Grandi, precisamente nel 1927…ma in francese!
Egli lavorò in uno degli Alberghi più importanti d’Italia, quello sul Lago di Como, a Cernobbio: il Villa D’Este. Poi si trasferì a Roma, dove guidò il Bar del Grand Hotel de Russie a Grandi anche il merito di essere tra i fondatori dell’Aibes, oltre a diventare il primo presidente dell’associazione, diventando anche presidente dell’Iba (International Bartenders Association).
Il libro fu pubblicato solo in francese, negli anni Venti. In quel periodo in America vigeva il Proibizionismo e mentre gli Americani si spostavano in altri lidi ed altri Paesi (come Cuba) per bere (oppure usufruire del contrabbando di whisky e whiskey scozzesi e canadesi), nel resto dell’Europa comincerà a diffondersi la cultura del bere miscelato. Cocktails (è questo il titolo) non è mai stato tradotto in italiano ed è davvero una chicca storica quella che proponiamo.
Il libro si divide in due parti. Nella prima, l’autore dà indicazioni precise sul Bar, sulla figura del barman e la cura del cliente. La seconda parte („Mixed drinks”) troviamo la suddivisione dei cocktails in varie categorie. Vi sono anche delle analogie con il libro di Harry McElhone, “ABC of Mixing Cocktails”: infatti alcuni dei drink seguono passo dopo passo le ricette presenti in quest’ultimo. Un esempio? il Bacardi Cocktail con la presenza del Gin o del Hakam-Hiccup Cocktail oppure l’Ink Street Cocktail, il drink dedicato al mondo del giornalismo.
(…)
[1] Disponibile nella collana I grandi classici della miscelazione di Sandit Libri.
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