Un naufragio chiamato curriculum

Il primo scoglio dove si inciampa e non si trova lavoro, si chiama curriculum… sbagliato.

L’altro giorno ero a colloquio con un ristoratore che mi raccontava delle decide di curricula che ogni settimana gli spediscono. Purtroppo, per i mittenti,  si tratta di un biglietto da visita. Mi raccontava di curricula scritti a mano, senza foto, incompleti. Magari dietro quelle richieste c’erano ragazzi/e validi, però scartati a priori, per colpa della loro presentazione.

E’ un peccato davvero, per tempi come questi dove offerte di lavoro non abbondano. Ecco alcuni consigli. Modelli di curriculum vitae, modello europeo, li trovate facilmente cercando su Google, in formato doc.

 

Il curriculum vitae

Il curriculum vitae (abbreviato in C.V.) è il documento con cui un candidato si presenta per chiedere un colloquio di lavoro. La selezione comincia proprio dal curriculum vitae, per cui bisogna riuscire a condensare in poche pagine (ed in modo efficace) le proprie esperienze, competenze, attitudini ed aspirazioni.

 

I requisiti essenziali:

> Scorrevole e di facile lettura;

> Chiaro, senza errori e dettagliato;

> Coerente con la personalità e le caratteristiche del candidato;

> Accompagnato da una foto.

Un piccolo accorgimento è quello di non scrivere un curriculum unico, ma averne diversi, validi per tutte le circostanze. Ad esempio: se state cercando un lavoro in un ristorante, come chef de rang, allora potete disporre di un curriculum ad hoc ove evidenzierete principalmente le esperienze realizzate in un ristorante o albergo.

 

I contenuti del curriculum vitae

Sostanzialmente il curriculum vitae si divide in due sezioni: dati personali e curriculum professionale.

Nei dati personali oltre al nome, cognome e tutti gli altri dati necessari per essere contattato, vanno inseriti anche lo stato civile (celibe, nubile, coniugato, vedovo/a), la formazione scolastica ed extrascolastica, competenze linguistiche, con indicazione di eventuali attestati, competenze informatiche, hobby, sport ed eventuali impegni di volontariato.

Nel curriculum professionali si inseriscono le esperienze professionali avute, mansioni svolte e ruoli ricoperti. In genere si segnala prima l’occupazione attuale, poi le altre esperienze, in ordine cronologico, dalla più recente alla più lontana. Per ogni azienda in cui si è lavorato (segnalate quelle con un’esperienza di almeno 6 mesi), bisognerà indicare nome e ragione sociale, qualifica ricoperta, mansioni svolte, periodo di permanenza e motivo di interruzione del rapporto di lavoro, conoscenze e competenze specifiche eventualmente acquisite con quella occupazione e possibili indicazioni per il recupero delle referenze.

 

La lettera di presentazione

La lettera di presentazione è uno strumento importante tanto quanto il curriculum vitae ed accompagna quest’ultimo, arricchendolo grazie all’uso di un tono più schietto e personale.

È determinante nel creare la prima impressione che il selezionatore avrà del candidato e il suo impatto positivo o negativo finisce inevitabilmente per influire sulla lettura del curriculum.

 

Una lettera di presentazione deve essere molto professionale, ben scritta, senza errori di ortografia. Il suo contenuto deve suggerire l’idea che il candidato possieda i requisiti del posto offerto, sottolineando e dirigendo l’attenzione del selezionatore verso le abilità, capacità e conoscenze che il candidato ha dimostrato, riportando anche esempi concreti con riferimento a esperienze precedenti, non necessariamente lavorative.

 

I contenuti della lettera si possono riassumere in quanto segue:

–                 Intestazione del mittente (nome, cognome, indirizzo);

–                 Indirizzo del destinatario;

–                 Data;

–                 Oggetto della lettera;

–                 Corpo della lettera (nella quale vengono evidenziate le qualità personali, le esperienze e le motivazioni per cui ci si candida in quel ruolo);

–                 Chiusura, saluti e firma (prima il nome, poi il cognome).